Il Medioevo
Dopo il primo millennio dell’era volgare, epoca di contraddizioni ed incertezze, sotto il dominio dei feudi e dei vescovati, quando Dio e padrone si fondono come una cosa sola, schiere di monaci naturalisti tentavano di riformare la chiesa restituendole l’originale veste spirituale cristiana, mentre la credenza popolare si rivolse al misterioso potere della Luna e alle forze del suo mondo occulto, ed il mondo culturale riscopriva l’antica sapienza pagana.
Dilagò la stregoneria che la chiesa inizialmente considerò “residuo di vecchie superstizioni pagane” ma alla quale alcuni storici riconoscono la valenza di “ribellione contro l’imposizione del mito cristiano, attraverso l’esasperazione di antichi rituali dei culti agrari”.
Negli anni tra il Medio Evo ed il rinascimento i Monti Sibillini divennero una scuola di arti magiche, teatro dei riti delle “Schiere di Diana” ed oltre ad ospitare gli eretici ed i perseguitati della chiesa, richiamarono filosofi maghi come Cecco d’Ascoli e numerosi cavalieri impegnati nella “cerca” del Santo Graal. Il nome della Sibilla risuonava in ogni angolo d’europa e la sua nuova veste di regina-maga la allontanò dalla sfera sacra del cristianesimo.
Ma nella cultura popolare pur con timore per gli ammonimenti della chiesa, il suo mondo leggendario rimase comunque un richiamo al tentativo di evasione dall’orrore della vita reale, un sogno proibito, seduzione dei sensi, che la chiesa chiamava peccato.
Lo scontro tra stregoneria e potere religioso stava diventando vero e proprio scontro tra classi e la tolleranza della chiesa ebbe termine, l’astrologia e la magia furono associate all’eresia. Cecco d’Ascoli fu il primo martire dell’Astrologia Divinatrice sul rogo di Firenze del 1327.
Gli inquisitori ecclesiastici che fanaticamente detenevano il potere delle città, non riuscirono però a fermare la fama della Sibilla e del suo Lago con la persecuzione; allora la relegarono in un cerchio satanico.
Ma la Sibilla era presente e forte come era forte il bisogno tra i più deboli di una potenza alleata e consolatrice, capace di cancellare miseria, dolore, oppressione , e tra i più audaci ed eruditi il bisogno di conoscere le verità celate e raggiungere l’appagamento spirituale.